Oggi voglio raccontarti una storia per stimolarti a riflettere su un aspetto che ritengo molto importante per un efficace percorso di crescita personale: la necessità di assumersi il 100% di responsabilità della propria vita.
Era notte e un uomo stava camminando, quando d’improvviso s’imbatté in un altro uomo inginocchiato per terra e intento a cercare qualcosa sotto un lampione. Il passante allora gli chiese cosa stesse cercando. Lui rispose che stava cercando una chiave perduta. Il passante gli offrì il suo aiuto, s’inginocchiò e lo aiutò a cercare la chiave. Dopo un’ora di ricerca infruttuosa disse: “Abbiamo guardato dappertutto e non l’abbiamo trovata. Sei sicuro di averla persa qui?” L’altro uomo rispose: “No, l’ho persa in casa, ma c’era più luce fuori sotto il lampione.”
Questa breve racconto cosa può insegnarti? Molto semplicemente che è ora di smettere di cercare fuori di te le risposte sui motivi per cui non hai ancora creato la vita e i risultati che desideri, poiché sei tu che crei la qualità della vita che conduci e i risultati che produci. Tu, e nessun altro!
Certo, tutti sappiamo che esistono cose che non possiamo in nessun modo controllare o determinare attraverso la nostra volontà: circostanze esterne, le stagioni o il vento (per intenderci: non è colpa tua se c’è la crisi economica ed occupazionale in Italia!). Ma tu puoi cambiare te stesso, su questo non hai scuse! Il fatto che capitino cose che non siano modificabili da te, non deve mai condizionarti al punto tale da deresponsabilizzarti completamente, inducendoti a vivere in balia del “fato” o del “destino cieco”. Tu ci vedi bene, e devi sapere cosa vuoi dalla vita assumendoti la responsabilità di quello che fai per diventare la persona che desideri essere. Nulla di inferiore a questo sarà sufficiente a garantirti il raggiungimento del successo a cui aspiri.
Sono padrone del mio destino, capitano della mia anima.
Ernest Henley
Una strategia per cominciare ad assumersi il 100% di responsabilità della propria vita è quella di rinunciare a tutte le scuse, a tutte le storie da vittima, a tutte le ragioni per cui non puoi fare certe cose e per cui non le hai ancora fatte (d’altronde abbiamo già visto in un altro articolo che è inutile lamentarsi), a tutta la tua propensione a incolpare circostanze esterne. Devi rinunciare a tutto questo per sempre. Qualunque sia il motivo e per quanto ragionevole possa sembrarti, se ancora non ti sei realizzato nella vita, incolpare una serie di circostanze riferibili al tuo passato non serve. Il passato è passato. Tutto ciò che conta ora è che da questo momento in poi tu scelga (esatto, è una scelta!) di agire come se tu fossi l’unico responsabile della tua vita.
Voglio svelarti una semplice formula che può farti comprendere ancora meglio la mia idea della responsabilità al 100% di ciò che ci accade (o non ci accade ):
A + R = E
(Avvenimento + Risposta = Esito)
L’idea base è che ogni esito che sperimenti nella vita (che sia il successo o l’insuccesso, la ricchezza o la povertà, la salute o la malattia, l’amore o la rottura di rapporti sentimentali, la gioia o la tristezza) è il risultato del modo con cui hai risposto ad un avvenimento precedente nella tua vita.
Questa formula parte dal presupposto che, sebbene ci siano numerosi fattori esterni che possono influenzarci, il fattore decisivo non è mai esterno a noi. Non sono le circostanze e le condizioni esterne che ti fermano e limitano: sei tu! Se ci fossero variabili esterne decisive, allora, a parità di condizioni, tutti dovrebbero conseguire i medesimi risultati; ma sai bene che non è così. Un esempio pratico del concetto sul quale intendo farti riflettere è il seguente: due fratelli si trovano nella stessa condizione di partenza. Per loro non esistono differenze di opportunità: provengono dallo stesso nucleo familiare, ricevono la stessa educazione, e crescono nello stesso quartiere. Eppure le loro realizzazioni nella vita possono essere molto diverse, giacché diverse possono essere le risposte individuali di ciascuno dei due. Del resto gli individui di successo si trovano ad affrontare gli stessi problemi di chiunque altro, ma riescono a superarli facendo le giuste scelte. Non è ciò che accade, quindi, che determina l’esito. Ciò che accade, accade e basta. E accade a tutti.
Allora ecco il mio suggerimento (se sei interessato anche agli altri suggerimenti li trovi raggruppati tutti qui): cambia le tue risposte agli avvenimenti, finché non otterrai gli esiti che vuoi. Da oggi in poi segui la parola d’ordine “cambiamento”: si aprirà la porta che ti condurrà alla vita che hai sempre sognato.