Ci sono emozioni negative che possono ostacolarti nella vita e frenare la tua crescita personale. Sono le emozioni “ladre” ovvero la causa principale di risultati mediocri e fallimenti. Fanno ammalare sia fisicamente che psicologicamente le persone, contribuiscono a rovinare le relazioni interpersonali e distruggono le carriere. Ecco perché è importante capire come gestirle.
Non tutte le emozioni negative sono un qualcosa da accettare. Molti le considerano naturali e pertanto le “subiscono”, lasciandosi intrappolare in vortici emotivi negativi ed auto-distruttivi. E se invece nessuno nascesse con la capacità di provare ed esprimere determinate emozioni negative? È probabile che alcune emozioni negative che proviamo da adulti siano state apprese a partire dall’infanzia attraverso un processo di imitazione, ripetizione e rafforzamento. Siccome le abbiamo apprese, come la maggior parte delle cose, possono benissimo essere gestite ed affrontate con positività, in modo da smussarle.
Lo so che forse fai fatica ad accettare questo concetto; magari hai sempre pensato che tutte le emozioni negative facessero parte della natura umana e che si contrapponessero alle emozioni positive in una naturale dicotomia, un po’ come il bene e il male o il sole e la pioggia. Ma non è così. Tocca a te iniziare a credere che alcune emozioni negative si possano superare. Se invece continuerai a credere con fermezza che esse siano una parte necessaria ed inevitabile della tua vita, allora lo saranno di sicuro, e tali rimarranno. Viceversa, se ne comprenderai l’inutilità, allora farai il primo passo essenziale per ridurne l’intensità e l’influenza sui tuoi comportamenti.
Le emozioni negative più comuni
Le emozioni negative più comuni e facilmente identificabili a cui mi riferisco in questo articolo sono tutte quante riconducibili alla rabbia, come ad esempio il risentimento, l’invidia, la gelosia ed altre, che ci inquinano la vita, ci fanno stare male e distruggono i nostri rapporti affettivi e sociali.
Dunque, non mi riferisco a tutte le emozioni negative: alcune, ad esempio come il dubbio, la paura, la noia o la tristezza non vanno osteggiate; bensì vanno accettate ed ascoltate in quanto messaggere di un disagio che va compreso. Solo successivamente si potrà lavorare su questo disagio, elaborarlo ed eventualmente superarlo. Inoltre, in determinate circostanze, come spiego in un altro articolo, finanche il pessimismo può essere utile!
Ma torniamo alla rabbia. Una volta generata, essa viene espressa o verso l’interno o verso l’esterno. Se la si esprime interiormente, allora si rischia di ammalarsi. Se invece la si esprime verso il mondo esterno, allora si rovinano i rapporti con gli altri, e si può arrivare anche a casi estremi di comportamenti irrazionali, violenza e cattiveria verso il prossimo. Se vuoi approfondire l’argomento, in un altro articolo ho descritto ben 15 tecniche per gestire la rabbia e sentirsi meno frustrati.
Quanto più a lungo ci si sente arrabbiati, tanto più si deteriora la propria vita in ogni ambito: si perde il sonno, e quindi la salute, si rovinano le relazioni interpersonali, si diventa meno produttivi a lavoro. Insomma, dalle emozioni negative non ci si ricava nulla di buono!
Da dove derivano le emozioni negative
Le emozioni negative hanno 4 cause principali. Eccole spiegate di seguito:
- La prima è la giustificazione. Si verifica quando le persone tendono a giustificare, a se stesse e agli altri, le proprie emozioni negative, autolegittimandole. Questo è sbagliatissimo, perché se ci si sente autorizzati ad arrabbiarsi, allora ci si arrabbierà con una certa disinvoltura e frequenza. Da oggi in poi, smetti di scaricare la rabbia e le responsabilità sugli altri o di prendertela con circostanze a te esterne. Nel momento in cui si incolpano gli altri, s’innesca un processo di condanna che porta inevitabilmente a intolleranza e rabbia. Dunque, inizia a praticare l’autocontrollo evitando di esprimere giudizi; questo spesso è sufficiente a stroncare un’emozione negativa sul nascere. Quando qualcuno fa o dice qualcosa che ti fa arrabbiare, piuttosto che assecondare la tua emotività e arrabbiarti, cerca di prendere il controllo della tua mente e di analizzare il comportamento dell’altra persona, scusandolo per l’errore. Vedi, nessuno è perfetto; magari quella persona che ti ha fatto tanto arrabbiare ha dei problemi e dovresti cercare di comprenderlo. Questo atteggiamento positivo di neutralizzazione della rabbia e di comprensione ti aiuterà ad essere più sereno ed eviterà un’escalation di eventi negativi. Sovente i fatti di cronaca che sentiamo al telegiornale non sono altro che la conseguenza della rabbia incontrollata delle persone. Prova ad essere superiore alle circostanze negative, soprattutto se non si tratta di cose particolarmente gravi. A volte ci arrabbiamo pure per delle situazioni effimere e di scarsa rilevanza. La prossima volta, piuttosto che erigerti subito a giudice additando il prossimo, evita giudizi e smorza la rabbia.
- La seconda causa principale delle emozioni negative è l’identificazione ovvero il fatto di prenderla sul personale. In genere ci arrabbiamo nella misura in cui ci identifichiamo con qualcosa che ci nuoce. Nello stesso istante in cui smetti di sentirti sempre chiamato in causa, riprendi il controllo delle tue emozioni. Per riuscirci, pratica il distacco, prendi le distanze dalla situazione e valutala in maniera obiettiva. Insomma, prendila con filosofia cercando di metterti nei panni dell’altra persona. Questo approccio ti conferirà calma e lucidità e ti renderà più efficace nel risolvere la situazione problematica.
- La terza causa principale di emozioni negative è la mancanza di considerazione. Ti arrabbi quando senti che gli altri non riconoscono il tuo valore, che non ti rispettano come senti di meritare. Se qualcuno è scortese con te, non ti considera come meriteresti o non ti dà la giusta importanza, allora entra in gioco il tuo ego e ti senti ferito, arrabbiato e sulla difensiva. La prossima volta che ti ritrovi in una siffatta situazione, cerca di non preoccuparti troppo di ciò che gli altri pensano di te. Cerca di smorzare le tue emozioni negative sul nascere. Togli loro energie rifiutandoti di giustificarle, evita di identificarti con esse e non permettere che il comportamento altrui ti influenzi.
- La quarta ed ultima ragione principale per cui si provano emozioni negative risiede nell’incolpare gli altri. Credo proprio che la stragrande maggioranza delle tue emozioni negative dipenda dalla tua propensione ad incolpare qualcuno o qualcosa per ciò che ti rende infelice. Quando smetti di attribuire la colpa agli altri, le tue emozioni negative svaniscono, come se le privassi improvvisamente della ragion stessa di esistere. Come avrai capito, dunque, il miglior modo per gestire le emozioni negative è assumersi il 100% delle responsabilità della propria vita. Nel momento in cui ti erigi ad unico responsabile della tua vita, il tuo atteggiamento mentale passa da negativo a positivo. Senti che hai il controllo della tua vita, e quindi anche delle tue emozioni.
Solo le persone superficiali impiegano anni per liberarsi da un’emozione. Chi sia padrone di sé può porre termine a una sofferenza con la stessa facilità con cui inventa un piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle.
Oscar Wilde
Un esercizio per fare pratica
Mi rendo conto che i suddetti suggerimenti non siano di facile applicazione nella vita quotidiana. Pertanto, al fine di aiutarti, ho sviluppato un esercizio molto utile e concreto per fare pratica. Prendi carta e penna e dividi il foglio in due colonne. Nella colonna di sinistra, elenca tutte le persone o le situazioni che ti hanno causato emozioni negative, numerandole. Nella colonna di destra, invece, scrivi una serie di frasi che iniziano così: “Sono responsabile di questo perché…”; quindi completa le frasi. Fai la medesima cosa per ogni voce nell’elenco, cercando di essere quanto più onesto, franco e severo con te stesso. Scrivi qualsiasi ragione per cui potresti essere responsabile di ciò che ti è accaduto. Una volta terminato l’esercizio, ti stupirai di quanto più positivo e padrone della tua vita ti sentirai.
Conclusioni
Non puoi ottenere nessun miglioramento se mantieni intatte le tue emozioni negative. Non ti sarà possibile crescere ed evolverti ai livelli più elevati, a meno che non riuscirai a controllarle. Le tue emozioni negative sono come forze mentali gravitazionali che ti tengono ancorato alla tua attuale condizione precludendoti la possibilità di andare oltre. Devi lasciarle alle spalle, prendendo il controllo della tua mente. Solo così otterrai quella pace interiore che spalancherà le porte della tua felicità.
I 10 migliori libri sulla gestione delle emozioni negative
Se ritieni necessario approfondire l’argomento trattato in questo articolo, puoi leggere uno dei seguenti bestseller sulla gestione delle emozioni negative. Buona lettura!
- Potter, Molly (Autore)
- Hoffmann, Mary (Autore)
- Brigo, Bruno (Autore)
- Llenas, Anna (Autore)