Se dovessimo darci un voto che va da 0 a 10 per valutare la nostra persona e le nostre qualità, quanto ci daremmo? In molti risponderebbero con un voto positivo o quanto meno sufficiente, ritenendosi mediamente soddisfatti della propria vita e del proprio successo in generale. Altri, però, non sarebbero così entusiasti, ma anzi manifesterebbero diversi segnali di disagio e di bassa autostima, condizioni quest’ultime che incidono profondamente sulla propria capacità di realizzarsi e sulle relazioni interpersonali, nonostante l’impegno e la determinazione.
Può capitare, infatti, di incontrare a lavoro, durante il proprio percorso di studi o in qualsiasi altro contesto, un individuo che pur non impegnandosi quanto noi, riesce ad ottenere ottimi risultati e a sfoderare una prestazione migliore della nostra. In questo caso è evidente che avere tutte le potenzialità per poter svolgere un compito è inutile se non si ha fiducia in se stessi, poiché è altamente probabile che si possa andare incontro ad un fallimento, oppure che non si raggiunga la meta sperata. In poche parole, per poter ottenere la massima prestazione in tutto ciò che facciamo (che si tratti di lavoro, sport o università poco importa), è importante aumentare l’autostima e imparare a credere in se stessi maturando la convinzione sistematica di farcela, in qualsiasi situazione. Per poter iniziare questo processo, però, è essenziale comprendere fino in fondo quali sono le caratteristiche da sviluppare e qual è la differenza tra autostima e fiducia in se stessi.
Con il termine “autostima”, infatti, ci si riferisce ad una valutazione generale su chi si è e su come si agisce, mentre con “fiducia in se stessi”, s’intende l’insieme delle capacità volte a migliorare il proprio successo in ogni ambito della propria vita. Con ciò, naturalmente, non dobbiamo pensare che questi concetti siano slegati tra loro, poiché, anzi, vanno di pari passo: senza l’uno è difficile che si sviluppi l’altro. Una persona che ha un’alta autostima difficilmente proverà inadeguatezza o impotenza dinanzi ad un compito da svolgere, così come una persona che sa adottare delle strategie utili in un determinato contesto difficilmente avrà paura di esporsi. È importante, perciò, adottare delle tecniche utili ed efficaci al fine di sviluppare una solida fiducia in se stessi, che permetta di fronteggiare al meglio le difficoltà che si possono presentare lungo il proprio cammino.
Credi in te stesso e in tutto ciò che sei. Sappi che c’è qualcosa dentro di te che è più grande di qualsiasi ostacolo.
Christian D. Larson
Come credere in se stessi: consigli pratici
Creare intorno a sé un ambiente favorevole e positivo è il primo passo da fare se si intende migliorare la fiducia in se stessi. In particolare, porsi nel modo giusto è estremamente utile per tutti coloro che spesso non riescono ad affrontare determinate situazioni per via delle proprie insicurezze. In tal caso, cambiare abbigliamento, andando così a migliorare il proprio aspetto, può essere di grande aiuto, poiché si va a valorizzare quelli che sono i propri punti di forza, camuffando al contempo i difetti. Ad esempio, al lavoro, giacca e cravatta sono un classico intramontabile, apprezzato dai clienti, dai colleghi e dai datori di lavoro. Se invece lavori a stretto contatto con il pubblico, è opportuno scegliere vestiti che ti facciano sentire a tuo agio, ma che allo stesso tempo riescano a valorizzare il tuo corpo. In questo modo risulterai certamente più affascinante e curato ed attirerai l’attenzione delle persone, attenzione che a sua volta ti farà acquisire fiducia sul tuo aspetto e sul tuo modo d’essere.
Allo stesso modo affrontare una situazione che ti mette a disagio, ti permette di acquisire più consapevolezza sulle tue capacità. Non si tratta semplicemente di uscire dalla propria zona di comfort, poiché in questo caso coloro che vogliono imparare a credere in se stessi devono mettersi in gioco e rischiare proprio in quelle situazioni dove si tende a scappare via o a evitare il “contatto” (in un altro articolo spiego come acquisire fiducia in se stessi nelle situazioni “faccia a faccia”). In questo caso il lavoro da svolgere richiede uno sforzo maggiore, poiché bisogna scavare in fondo a se stessi per trovare la causa del proprio disagio: se hai paura di parlare in pubblico, devi esercitarti a farlo, in modo tale che questa paura venga, prima o poi, abbattuta. Chiaramente l’esercizio può darti una mano a migliorare tutti quegli aspetti legati all’arte oratoria e all’esposizione del discorso, ma sono le tue capacità che, poco a poco, verranno sviluppate sempre di più. Non è importante dover parlare necessariamente davanti ad un pubblico di migliaia di persone, ma anzi è preferibile iniziare con discorsi brevi dinanzi a pochi spettatori. Man mano che si prende l’abitudine, sarà più facile riporre la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, e sarà sempre più facile abbandonare timori e paure dinanzi alle difficoltà.
Credere in se stessi è un compito che richiede tempo e pazienza e solamente dopo un lungo sforzo è possibile ottenere dei risultati. Le persone che si abbattono facilmente e non hanno fiducia in se stesse, spesso credono erroneamente di avere una vita più dura e grama rispetto a quella degli altri. In questi individui le lamentele del tipo “la mia vita è uno schifo”, “capitano sempre tutte a me” e ancora “cosa ho fatto di male per meritarmi questo”, sono all’ordine del giorno e creano in loro la tendenza a vedere tutto nero. È importante ricordare che noi, come tutti quanti del resto, abbiamo dei problemi, che spesso ci costringono a cambiare piani e progetti e a riadattarci a nuove situazioni. In questo caso sono proprio le nostre capacità che fanno la differenza, poiché se crediamo in noi stessi e nelle nostre potenzialità, sarà certamente più facile riuscire ad accettare le nuove situazioni.
Per poter credere in se stessi e diventare una persona più sicura di sé, infine, non devi cambiare in modo radicale la tua vita, dato che agire in questo modo sarebbe troppo disincentivante e renderebbe vano questo buon proposito. La soluzione migliore è quella di analizzare e comprendere quali sono le abitudini più nocive, per poi cercare di cambiarne qualcuna. Se ad esempio noti che vieni spesso ripreso dal tuo superiore poiché ritardi al lavoro, puoi cercare di capire dove intervenire. Vai a letto troppo tardi? Dormi male? Fai fatica a prendere sonno? Quando suona la sveglia la spegni e continui a dormire? Se la causa del tuo ritardo si riflette in alcune di queste situazioni, è necessario cambiare abitudini, in modo tale da svegliarti riposato e arrivare carico e puntuale in ufficio.
Conclusioni
Abbiamo visto come credere in se stessi sia un passo molto utile per poter avere un ottimo rapporto, oltre che con sé, anche con gli altri, in quanto ci consente di eliminare tutte quelle credenze malsane che ci confinano in una dimensione limitante. Per questo motivo è importante instaurare dei cambiamenti effettivi nella propria vita. Ma non aspettare di sentirti “ispirato” per cambiare e prendere la tua vita in mano. E soprattutto non aspettare che le cose cambino da sole, senza agire. Ogni giorno può essere quello buono per iniziare un nuovo percorso, ma il migliore in assoluto si chiama “oggi”.
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