Siamo giunti all’ultima scusa che generalmente le persone usano per non cambiare lavoro (trovi tutte le scuse raggruppate qui): la credenza che taluni impieghi non offrano alcuna prospettiva di carriera, e che, quindi, siano senza sbocco.
C’è una scusa che troppo spesso le persone usano per non cambiare lavoro (trovi tutte le scuse raggruppate qui); una scusa che parte da un pregiudizio e si alimenta con un atteggiamento mentale negativo: la convinzione che taluni settori lavorativi siano talmente sovraffollati da non offrire più nessuna opportunità.
Oggi voglio parlarti di un’altra scusa (trovi tutte le scuse raggruppate qui) che spesso le persone usano per giustificare la propria indisponibilità a cambiare lavoro: le aspettative altrui. Probabilmente anche tu conosci donne che vorrebbero (o avrebbero voluto) intraprendere una certa carriera, ma non lo fanno poiché i loro mariti non sono d’accordo.
Dopo averti parlato della prima scusa (trovi tutte le scuse raggruppate qui) per cui non si vuole cambiare lavoro anche se si è insoddisfatti, ovvero la convinzione di essere troppo vecchi (o giovani) per affrontare il cambiamento, oggi intendo porre la tua attenzione su un’altra scusa che sovente blocca le persone nel lavoro che stanno svolgendo: una remunerazione alla quale credono di non poter rinunciare.
Una vita di successo è una vita che conduce alla felicità, e per essere felici ci sono due vie maestre: una è l’amore e l’altra è il lavoro. Ora, per raggiungere una soddisfazione autentica nella vita, fai due cose: in primo luogo, metti in pratica l’amore, sperimentandolo in ogni relazione interpersonale. In secondo luogo, trovati un lavoro che ami e dedicaci il 100% della tua energia a svolgerlo bene, con passione ed entusiasmo.